Microchip sottocutaneo – Prima parte

La recnologia del microchip sottocutaneo. Bufala o realtà ?

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Di recente si rimpallano sul web le notizie più strampalate in relazione alle nuove tecnologie ed in particolare al microchip sottocutaneo. E molti si domandano: ma i microchip sottocutanei sono una bufala o sono reali ? E se sono reali quando verranno introdotti per l’ uso umano ?

Con questo ed altri articoli cercherò di fornire delle risposte concrete

I sistemi RFID detti volgarmente anche microchip sottocutanei al momento non sono obbligatori per l’ uomo. Al contrario sono obbligatori sui cani. L’ uso dei chip rfid (attivi, passivi, semi-attivi) non è quindi un problema di tecnologia, ma solo legale. L’ idea è quella di inserire il chip ad uso umano gradatamente nella vita di determinate classi di soggetti: malati, sportivi, bambini con le funzioni più varie: monitorare il loro stato di salute, controllare il doping, evitare rapimenti. Gradatamente questa tecnologia verrà estesa. E’ interessante notare che molte aziende già stanno inserendo il chip RFID fra i dipendenti.

Questa è una azienda svedese che ha introdotto il microchip cottocutaneo e la microchippatura come standard fra i suoi dipendenti. Il chip da accesso alla combinazione delle porte dando o negando l’ accesso, da l’ accesso autenticando telefoni, computer, fotocopiatori. Ovviamente la tecnologia è adatattabile e riprogrammabile. Oggi una persona potrebbe avere l’ accesso alle periferiche con cui è in comunicazione il microchip e dopo qualche ora questo accesso potrebbe essere revocato lasciando la persona impotente di accedere a dove accedeva prima. Questo fa sorgere una serie di problematiche etiche, legali e sociali che andranno discusse ampliamente.

Di sicuro la tecnologia non è una bufala ma è invece una tecnologia molto importante ed invasiva. Di sicuro ci sono solo ostatcoli legali ad un ampia diffusione massiva di questa tecnologia. Ma verranno presto superati. Ne discuteremo nei prossimi articoli.

Qual’è il futuro che vogliamo ?

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